Storia del quartiere - IV parte
da: www.cultura.toscana.it - architetture del '900


Sorto in un'area periferica degradata, priva di qualità ambientali, l'insediamento residenziale è stato realizzato dando completa attuazione alle previsioni del piano urbanistico, messo a punto fra il 1950 ed il 1951. Questo, traendo suggerimenti dall'idea delle città-giardino inglesi, delle greenbelts americane e dei quartieri autosufficienti svedesi, vede nei temi dell'organizzazione del verde e nella dotazione di servizi i motivi conduttori di fondo sui quali far leva per creare un unità sociale, che trova nei valori dell'ambiente la propria identità urbana.
I suggerimenti offerti dall'antistante parco delle Cascine confluiscono nell'immagine di questa realtà urbana che viene così a configurarsi come un episodio a se stante che da un lato si salda con il tessuto consolidato della città storica e contemporaneamente dall'altro costituisce un filtro nei confronti delle espansioni periferiche di epoca più recente. Il complesso residenziale dell'Isolotto costituisce ancora oggi un esempio paradigmatico tra i quartieri di edilizia pubblica a Firenze. Esso riflette, infatti, tutte le caratteristiche di un progetto urbanistico completo alla scala di quartiere

Il tracciato planimetrico sul quale sorge il quartiere dell'Isolotto si presta, per i suoi caratteri unitari, a una lettura coerente dalla quale è possibile estrapolare i motivi conduttori che controllano tutta l'idea progettuale.


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